
Prendersi cura di sé non è un atteggiamento egoistico, ma significa esattamente il contrario!
Nei film di Hollywood l’eroe sacrifica sé stesso, spendendo tutte sue le energie per finire in una morte gloriosa e spettacolare, salvando così la vittima di turno (quando non è l’umanità intera) dal cattivo antagonista. Pianti di amici e onori pubblici vengono riconosciuti al grande protagonista che , a discapito della propria vita,ha salvato per un soffio la situazione per farla confluire nel doveroso “happy-ending” richiesto dal pubblico.
E’ tutto molto struggente, ma la dinamica con cui si svolge la trama rivela una sequenza di eventi che, di fatto, rappresenta un enorme spreco di energia. Se il nostro eroe con tutte le sue qualità si fosse salvato, quanto avrebbe ancora potuto contribuire per il bene dell’ Umanità? Se fosse vita reale, quanto tempo ci ha messo quell’ uomo per sviluppare quelle capacità incredibili che hanno fatto di lui una persona speciale? Ha senso “bruciare” tutto quel potenziale in un unico atto sfolgorante?
Ebbene, noi non vogliamo fare quella fine, non siamo eroi e, usando un’espressione abusata…la vita non è un film. Che significa? Significa che nella vita reale dobbiamo avere molta cura di quelle che sono le nostre risorse per non finire come il personaggio di cui sopra! Significa che nella vita di tutti i giorni facciamo una grande fatica per acquisire determinate capacità (o, come si dice nel linguaggio contemporaneo, “skills”) da mettere in campo , e spesso queste capacità contribuiscono, per esempio col nostro lavoro, al bene della società. Uno stile di vita frenetico, disarmonico e stressante, come purtroppo è la vita di gran parte di noi, tende a logorare l’uomo che sempre più frequentemente sviluppa problemi fisici e spesso anche psicologici legati a questa insana tendenza che, collettivamente, abbiamo sviluppato. Il “trend” dell’era moderna è quello di fare sempre di più, sempre più velocemente e sempre meglio. Ed è un’assurdità, perché l’evidenza di quanto questo modo di vivere sia poco salutare è sotto gli occhi di tutti. Lo mette in luce anche il fatto che oggi, nel 2020, le poche attività che fioriscono come funghi in ogni angolo del mondo sono le farmacie. Brutto segnale, indicatore di una società sempre più “malata”.
La cosa peggiore, però, è che chi “si prende del tempo per sé” spesso viene visto come una persona con poca voglia di fare, un fannullone o un egoista. Si loda il “grande lavoratore”, quello che “pensa sempre agli altri e mai a sé stesso”, colui che si “sacrifica” per l’azienda, la famiglia o chissà cosa. Ci sono alcuni che sotto pressione danno il massimo (ne conosco di persona!) ed è giusto che vivano nel modo che più li fa stare bene , ma questa inclinazione stacanovista non è per nulla comune. Eppure è questo il modello che si tende a ricalcare e a proporre come il migliore possibile!
A essere onesti, però, se mi guardo attorno mi pare di notare una certa inversione di rotta in questa tendenza, e che ci sia una maggior attenzione al benessere generale, come si nota per esempio nell’esplosione del fenomeno “biologico”, dell’energia cosiddetta “green” e delle discipline olistiche in generale. Ovviamente tutto questo va osservato col giusto sospetto, in quanto dietro la bella facciata di una certa propaganda “eco-bio-salutare” non può non nascondersi del puro e ingannevole marketing. Però è sempre meglio di nulla, e rappresenta comunque un buon indizio! Se anche il marketing, che notoriamente tende a captare il polso della società per vendere più efficacemente, ha virato in quella direzione, vuol dire che nell’umanità si sta sviluppando la necessità di uno stile di vita più sano.
Ebbene, lo Shiatsu si contestualizza perfettamente in questa dinamica generale, e col suo bagaglio di tradizioni e di conoscenze promuove la ricerca di una vita migliore, più sana e maggiormente in armonia con i ritmi naturali dell’Uomo. Tutto questo, però, si può realizzare solo prendendosi dei momenti per sé stessi per coltivare il proprio benessere. Sarà banale, ma se una persona sta bene nel suo complesso fisiologico e psico-emotivo, è chiaro che sarà più efficiente, più serena e molto più energica nello svolgere i suoi compiti quotidiani. Chi si logora di impegni e di doveri senza mai pensare a rigenerarsi, è condannato inevitabilmente a cedere , perché se non siamo noi con la nostra volontà consapevole a darci delle pause, sarà il nostro corpo a costringerci a fermarci. E, di solito, non lo fa in maniera delicata.
Sarà la morte dell’eroe.
Come abbiamo detto, non vogliamo essere degli eroi, ma uomini e donne che contribuiscono al bene collettivo prendendosi la responsabilità della propria salute, in modo da essere sufficientemente carichi di energia vitale per aiutare sé stessi e gli altri!
Pensiamoci su un attimo: se ognuno avesse una consapevolezza tale da rendersi conto dell’importanza dello stare BENE e si impegnasse COSTANTEMENTE per mantenersi in equilibrio, quante persone infelici in meno ci sarebbero? Quanti malati in meno avremmo? Quanto sarebbero migliori i rapporti umani se la “vibrazione di fondo” del tessuto sociale fosse di armonia, positività e serenità? Avremmo anche una potenza solidale collettiva mai vista e, non più accecati dal nostro malessere, potremmo essere più inclini ad accorgerci di chi soffre, e , soprattutto, avremmo l’energia sufficiente per AIUTARE veramente gli altri.
Essere “scarichi” mentre si cerca di aiutare qualcuno o , peggio ancora, farlo per non pensare alla proprie preoccupazioni può essere distruttivo tanto come perseguire uno stile di vita di abusi e sregolatezze.
La conclusione di questo ragionamento è che prima di pensare a salvare gli altri, pensiamo al nostro benessere e al nostro equilibrio, perché solo se stiamo bene e pieni di energia siamo in grado di dare VERAMENTE una mano a chi ci sta vicino!
RICEVERE E PRATICARE LO SHIATSU E’ UN MODO PER ONORARE QUESTO IMPEGNO NEI CONFRONTI DELLA VITA
Prendersi cura di sé è un atto di responsabilità.