
I cambiamenti e la rottura delle nostre abitudini possono essere causa di ansia? Per me, ovviamente sì! Ma forse non per tutti è così scontato.
Ne voglio parlare in questo articolo
QUELLO CHE STO PER RACCONTARE E’ FORSE PER MOLTI “TRITO E RITRITO”. SE NE PARLA ABBONDANTEMENTE IN LIBRI, ARTICOLI IN RETE O VIDEO SU YOUTUBE, MA IL RAGIONAMENTO CHE STO PER FARE E’ UN PENSIERO CHE HO RICAVATO DALLA VITA QUOTIDIANA E DALLE PICCOLE SCOPERTE DI TUTTI I GIORNI. QUINDI E’ IL FRUTTO DELLA MIA ESPERIENZA PERSONALE, NONOSTANTE SIA E’ UN’ESPERIENZA CHE ALTRI HANNO GIA’ SPERIMENTATO.
STO PARLANDO DEGLI SCHEMI MENTALI E L’ ATTACCAMENTO ALLE ABITUDINI QUOTIDIANE CHE CI IRRIGIDISCONO E CI RENDONO VULNERABILI ALLO STRESS DA CAMBIAMENTO.
E’ perfettamente logico, e anche estremamente utile dal mio punto di vista, avere una routine quotidiana precisa, essere organizzati e vivere nella maniera più piacevole possibile. Va benissimo! Ma nel momento in cui diamo per scontato questo equilibrio che ci siamo giustamente creati, ecco che questo atteggiamento può diventare un problema: in questo caso diventiamo VULNERABILI. A cosa? Ai cambiamenti, ovviamente!
Gli schemi ai quali ci siamo abituati, siano essi di tipo mentale che di tipo pratico quotidiano, si possono rompere in qualsiasi momento! Non è piacevole sentirselo dire, ma un incidente, una malattia, o un semplice imprevisto (o il Coronavirus…) possono incrociare la nostra esistenza IN QUALSIASI MOMENTO e mandare tutto all’aria!
Quando il nostro equilibrio si rompe, subentra immediatamente un meccanismo di azione/reazione naturale che tutti conosciamo col nome di STRESS : lo stress è quella combinazione di fattori chimici e psichici messa in moto dalle nostre risorse naturali per affrontare un’emergenza a un cambiamento improvviso delle condizioni di vita. Per alcuni basta una piccola difficoltà o un lieve imprevisto per rompere la magia della cosiddetta “zona di comfort”.
Fino a qui, tutto rientra nella norma. Ma quand’è che la situazione inizia a precipitare? Precipita quando questa condizione di stress non è più utile a fronteggiare la situazione di emergenza e si protrae nel tempo oltre il limite sopportabile per la persona che sta vivendo quell’esperienza. E si trasforma in ANSIA!
Nell’ immaginario collettivo, si ritiene che il principio di evoluzione di Darwin sia “In natura sopravvive il più forte”, ma non è così! Darwin dice che in natura, sopravvive chi si adatta meglio all’ambiente e ai cambiamenti a esso correlati. Si comprende quindi che i cambiamenti sono un FATTORE EVOLUTIVO e sono utili, se non addirittura indispensabili, all’ evoluzione dell’ Uomo. E per “evoluzione” , intendo anche l’evoluzione spirituale ! Anche l’ Universo segue questa ineluttabile Legge di Natura. Esso infatti è in continuo cambiamento ed evoluzione. Il nostro stesso Pianeta Terra manifesta questa verità nei suoi cicli stagionali e nei cataclismi climatici che rivoluzionano continuamente gli assetti di equilibrio del su ecosistema.
Quindi, mi spiace per gli amanti della pantofola e del divano, ma è la Natura stessa ci chiama , ci obbliga, a partecipare al suo progetto di Evoluzione Globale. Non c’è molto spazio per chi non riesce a stare al gioco, quindi vale la pena quantomeno di tentare di AGIRE.
MA COME SI FA ?
La risposta è semplice, ma potrebbe non piacere a molti: NON ESISTE UN’ UNICA STRADA E OGNUNO DEVE TROVARE LA SUA! E secondo me, il meccanismo è talmente raffinato per cui credo che la Natura non ci chieda tanto di “TROVARE” una strada per progredire nel processo evolutivo, ma piuttosto di “CERCARE” questa via. Per “fare il nostro dovere” credo sia più importante l’ IMPEGNO più che il RISULTATO. Anche perché, in fin dei conti, se parliamo di “evoluzione”, non sappiamo esattamente di cosa stiamo parlando, non abbiamo un’idea precisa di dove andare…è piuttosto una SUGGESTIONE INTERIORE.
Il fatto di rompere gli schemi consolidati, induce il nostro sistema-Uomo a creare nuove sinapsi e nuove connessioni neuronali, quindi a sviluppare e potenziare il cervello e ad arricchire lo Spirito, se vogliamo vedere la questione anche da questo punto di vista.
Il modo più efficace per favorire questo meccanismo è tramite le esperienze personali vissute grazie al nostro corpo. Il corpo è la componente materiale del nostro sistema-Uomo, ed è quello che permette alla nostra Anima di interagire con la realtà materiale, fare esperienza …ed evolvere. Ma è possibile farlo solo se si sperimentano frequentemente situazioni nuove o impreviste. Se ci si “ingessa” in una routine quotidiana piatta a e monotona, si tende ad irrigidirsi e a diventare poco fluidi, come se fossimo un ingranaggio poco oliato. E quando arrivano i problemi (come il Coronavirus) ecco che ci frantumiamo come un vaso di vetro, passiamo dallo stress all’ansia in poco tempo e da qui alla depressione è un attimo. Vale la pena , anche per la nostra sopravvivenza, tenersi “allenati agli imprevisti” , non attaccarsi rigidamente alla proprie convinzioni e alla proprie comode abitudini per non essere vulnerabili.
Purtroppo il benessere di cui abbiamo goduto fino ad ora non ci ha aiutato certamente a sviluppare questa abilità di adattamento. Anni di marketing e pubblicità ossessive hanno costruito in noi una visione illusoria e distorta della realtà. Ci hanno inculcato il principio del lavorare per il futuro sicuro, dei diritti inalienabili, della sicurezza internazionale, dell’infallibilità della Scienza, della Giustizia equa e imparziale. Ci hanno persuaso a incasellare i nostri gusti e i nostri modi di pensare in categorie perfettamente identificabili come squadre di calcio, partiti politici, ideali razziali, modelli economici o classificando i nostri comportamenti con termini come eterosessuale, gay, vegano, vegetariano, no-vax, no-mask, negazionisti, fascisti, no-global, ecc. ecc. Tutto falso! E’ tutto un creare categorie che rendono rigido il nostro modo di pensare e prevedibile il nostro modo di agire. E questo 2020 sta dolorosamente rivelando la menzogna di cui tutti siamo vittime.
La sicurezza è pura illusione!
COSA FARE?
MOLTO BANALMENTE, PER ME, E’ IMPORTANTE SGANCIARSI DALLE NOSTRE CERTEZZE E QUINDI DALL’ ILLUSIONE DI SICUREZZA, PERCHE’ SCHEMI MENTALI E ABITUDINI RIGIDE CI RENDONO POCO PLASTICI AL CAMBIAMENTO E QUINDI SPIRITUALMENTE FRAGILI DAVANTI AI MUTAMENTI CHE INEVITABILMENTE ACCADONO NELL’ARCO DI UNA VITA UMANA.
Il Buddismo (i cui principi supportano la pratica Shiatsu) ci può dare una mano a capire meglio. Non in senso religioso ovviamente, perché ciò sarebbe in contrasto con tutto il ragionamento appena fatto, ma nel suo impianto filosofico e psicologico. Il Buddismo si appoggia sulle cosiddette Quattro Nobili Verità. Riassumiamole! Per liberarsi dalla sofferenza bisogna innanzitutto accettare che essa esiste, e che è causata dall’ attaccamento alle cose della nostra vita e dalla paura di perderle…vita stessa compresa! Questo attaccamento è generato dall’ ignoranza dell’ essere umano che non comprende la caratteristica fondamentale della realtà: che essa è IMPERMANENTE ! Nulla è eterno e nulla è per sempre, nemmeno il dolore. Tutto cambia continuamente (“Panta rei”, “Tutto scorre”, dicevano i Greci usando le parole di Eraclito) Per liberarsi dalla sofferenza, quindi, è indispensabile accettare e interiorizzare questo principio portante della Vita.
Insomma: non bisogna dare nulla per scontato, men che meno le nostre “certezze” !
Come conseguenza di questo modo di concepire la realtà, oltre a essere flessibili ai cambiamenti, si ha anche il paradossale fenomeno per il quale CI SI GODE DI PIU’ LA VITA!! Cosa fareste veniste a sapere che vi rimane solo un mese di vita? Vivreste le vostre giornate con un gusto e un’intensità che non avete mai provato! Quelli che sperimentano questa esperienza, come per esempio i malati terminali, ve lo possono confermare. Se fossimo più consapevoli della Nobile Verità dell’impermanenza di tutte le cose, ci godremmo ogni momento bello della nostra esistenza e perderemmo meno tempo in sciocchezze o cortocircuiti mentali inutili. Nel medioevo esisteva il “memento mori”, ovvero il detto “ricordati che devi morire” : nelle chiese di trovavano spesso teschi ed ossa con un cartiglio con su scritto appunto “memento mori”, per ricordare ai fedeli che la vita ha una fine e quindi di non indugiare eccessivamente nelle frivolezze quotidiane. Peccato aver perso questa saggezza nella nostra “modernità”.
Quindi, per concludere:
SIATE ELASTICI, FLESSIBILI E TOLLERANTI, GODETEVI I MOMENTI DI PIACERE, MA NON VIVETE NELL’ILLUSONE CHE ESSI DURINO IN ETERNO. FATE ESPERIENZE, ROMPETE ANCHE SOLO DI POCO I VOSTRI SCHEMI QUITIDIANI E NON ARROCCATEVI NELLE VOSTRE CERTEZZE ILLUSORIE…PER NON CADERE NELLA TRAPPOLA DELL’ANSIA PERCHE’ ESSA E’ UN OSTACOLO ALLA NOSTRA EVOLUZIONE!
TUTTO E’ IMPERMENTENTE , TUTTO SCORRE E MUTA COME L’ ACQUA, E COME L’ACQUA SIATE FLESSIBILI.
E, COME ULTIMISSIMA BATTUTA, VI LASCIO CON IL MOTTO DEI BOY SCOUT : “ESTOTE PARATI” … SIATE PRONTI!